Di rito parliamo ancora se pensiamo alla luna e all’influenza che esercita sull’essere umano, da sempre. Se siamo contadini, giardinieri e coltivatori non possiamo non conoscere e seguire le fasi lunari per determinare come e quando agire. Se siamo piuttosto esoterici, aspettiamo la luna piena per regalare un bagno di luce alla nostra collezione di pietre, tesori preziosi e capaci di indirizzare ipotetiche energie a nostro beneficio. Se siamo in dolce attesa, verso il termine della gravidanza attendiamo la luna nuova per conoscere finalmente il nascituro. Se siamo Margherita Hack non facciamo nulla di tutto questo e pensiamo che la luna non c’entri proprio niente con la semina o la raccolta, con il parto e tanto meno con la ricarica energetica della nostra collezione di minerali. Read More
Voi da che parte state? Guardando alla luna vi calate nei panni dei saggi che si affidano alla sapienza antica o siete scettici in cerca di evidenze scientifiche come Margherita Hack?
La letteratura sulla luna e sulla sua influenza nella nostra vita è smisurata: dagli almanacchi a frate indovino, si fanno previsioni meteo annuali (!), si decide come disciplinare la terra e le piante, quando tagliare i capelli e quando andare dal dentista. Bella è l’idea che si possa fare affidamento alla luna per operare scelte e decisioni. Delegare la responsabilità di buona riuscita all’apogeo e al perigeo. Bello fare affidamento ad un sapere che sa di antico e di conseguenza si fregia di verità con la V maiuscola. Ma siccome la nostra forma mentis è solita basarsi sull’evidenza scientifica, della prova del nove, vi invito a guardare il breve video (durata 4’22”) qui sotto. La delusione è alle porte.
Ci ho pensato a lungo, mi dispiaceva abbandonare l’idea di una luna capace di intervenire sul nostro quotidiano, ma adorando anche il brusco fare della scienziata toscana, mi sembrava di voler credere alle favole. Io, la luna e le credenze popolari, roba da medioevo. Poi è successo che ho seguito lo stesso il ritmo lunare per potare le piante di casa e per fare l’henné , con l’idea che se tanto non è vero che la luna eserciti una qualche influenza sul nostro fare, è anche vero che non può esserci nulla di male ad agire in certi giorni piuttosto che in altri. In fondo non dovrebbe fare differenza. Ma la differenza invece esiste: e sta nel ritmo e nel rito. Coordinarsi con la luna è sintonizzarsi su un ritmo universale, che alterna la luce al buio, la presenza all’assenza, e di cui facciamo parte anche se spesso ce ne dimentichiamo. Entrare in un respiro più grande del nostro fa sentire bene. E allora evviva la Luna e Margherita Hack che da scienziata ci ricorda di non farci fregare.
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